Concerto jazz “Piano solo” di Stefano Bollani a Lima, Perù

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Sono passati circa 10 anni da quando vedevo Stefano Bollani al pianoforte nei concerti di Santa Cecilia in Roma. Ieri ho avuto la gradita sorpresa di vederlo all’Istituto Italiano di Cultura in una performance che ha, a dir poco, dello straordinario.

Bollani al Teatro Pirandello di Lima

Lo conoscevo serio, con programmi al pianoforte molto impegnativi, vestito di scuro come si deve, ieri pantaloni bianchi, scarpe di ginnastica, camicia rosso vino scolorito aperta sul petto e i ricci capelli lunghi raccolti sulla nuca in una specie di improbabile coda di cavallo. Si, era proprio lui ed ha entusiasmato fino all’inverosimile la platea del teatro Pirandello che per contrasto era nella sua veste usuale nera con poltrone rosse rubino.

Nell’attesa che entrasse, vedevo il pianoforte sul palco, unica cosa illuminata, nero lucido su nero opaco e mi domandavo: povero pianoforte a coda, chissà da quanto tempo non viene usato. Ieri sera è stato ripagato per tutti i periodi di silenzio in cui era stato costretto, Bollani lo ha accarezzato, strapazzato, sfiorato, malmenato con una leggerezza e frenesia da farlo felice per i prossimi vent’anni, gli saltava davanti suonando e cantando con una gioia e allegria mai vista in lui.

Una serata tra amici

Più che un concerto era una serata tra amici, Bollani, a questo punto dovrei chiamarlo Stefano, si rivolgeva a noi con ironia e battute, creando simpatia e ilarità che penso nessuno aveva previsto; passava da Beethoven a Toto Cotugno, da Leoncavallo a Carosone con una facilità e accordi impensabili, la parte dedicata alla canzone ‘Quizas, quizas, quizas’ con i ‘quizas’ cantati a squarciagola da tutti i presenti, è stata sicuramente il pezzo forte della serata.

Un regalo sorprendente!

Grazie Stefano Bollani, un regalo veramente sorprendente!

Un grazie anche all’Ambasciata d’Italia e all’Istituto Italiano di Cultura, guidato dall’infaticabile Gabriele La Posta, per aver organizzato questa splendida serata.

di Arq. Giorgio Romoli

VIAArq. Giorgio Romoli